Tardività

Concorsi e presentazione tardiva dei titoli

Consiglio di Stato, sez. V, 11 ottobre 2023, n. 8864

Procedure concorsuali – Graduatoria definitiva – Presentazione titoli dopo la conclusione delle prove concorsuali

In tema di procedure concorsuali per l’assunzione di pubblici dipendenti, l’amministrazione non può valutare titoli che, seppure sussistenti, non siano stati dichiarati nella domanda di partecipazione ad un pubblico concorso (Consiglio di Stato, Sez. IV, 23 dicembre 2019, n. 6935; Id., 19 febbraio 2019, n. 1148; Sez. III, 4 gennaio 2019, n. 96).

La soluzione si impone non solo sulla base del tenore letterale dell’art. 16, comma 1, del d.P.R. 9 maggio 1994, n. 487 (secondo cui l’amministrazione procedente valuta i titoli preferenziali o i titoli di riserva nella nomina quando questi siano stati «già indicati nella domanda» di ammissione al concorso), ma anche per il convergere di ulteriori considerazioni; è stato sottolineato, infatti, che l’indicazione dei titoli in un momento successivo alla presentazione della domanda, e quindi quando il termine di presentazione sia scaduto, implicherebbe non tanto una regolarizzazione quanto un’integrazione della domanda di partecipazione, non consentita in materia di procedure concorsuali in ragione della perentorietà dei termini e del necessario rispetto del principio della par condicio dei candidati.

Abuso edilizio e istanza in sanatoria tardiva

Tar Molise, Campobasso, sez. I, 9 agosto 2023, n. 232

Abuso edilizio – Istanza in sanatoria – Termini – Acquisizione gratuita al patrimonio comunale

Il termine ultimo entro il quale presentare l’istanza di sanatoria ex art. 36 del d.P.R. n. 380/2001 è di novanta giorni.

In forza della natura automatica dell’acquisto da parte dell’Amministrazione, a fronte dell’inadempimento del privato, una volta decorso inutilmente il termine prescritto per la demolizione, il manufatto abusivo è acquisito di diritto gratuitamente al patrimonio del Comune e non occorre alcun atto formale di accertamento di inottemperanza all’ordinanza di demolizione. Pertanto, colui che presenta la domanda di accertamento di conformità solo dopo tale scadenza, non è più il proprietario del bene che intenderebbe sanare, con conseguente carenza di legittimazione, da parte sua, all’avvio del relativo iter procedimentale.

L’acquisizione gratuita al patrimonio comunale costituisce un’autonoma sanzione, che segue l’inottemperanza all’ingiunzione a demolire. Presupposto necessario e sufficiente affinché possa configurarsi l’acquisizione gratuita è, dunque, la mancata ottemperanza all’ordine di demolizione dell’immobile abusivo entro il termine di novanta giorni fissato dalla legge.

L’effetto traslativo della proprietà a favore del Comune avviene ipso iure e costituisce l’effetto automatico della mancata ottemperanza all’ingiunzione a demolire: l’atto dichiarativo dell’accertamento dell’inottemperanza, con l’indicazione esatta dell’area sottratta al privato, è necessario ai soli fini dell’immissione in possesso e della trascrizione nei registri immobiliari, non essendo invece esso costitutivo anche dell’effetto acquisitivo.