Tar Emilia-Romagna, Parma, sez. I, 28 giugno 2023, n. 213

Abuso edilizio – Segnalazioni – Obbligo di attivazione procedimento di controllo – Doppia conformità – Idoneità sismica

Il proprietario di un’area confinante rispetto a quella sulla quale viene realizzata un’attività edilizia ritenuta illegittima e pregiudizievole può pretendere che il Comune adotti le misure repressive o, comunque, che emetta un provvedimento che spieghi esplicitamente le ragioni della mancata attivazione, sicché in presenza di segnalazioni circostanziate e documentate, l’Amministrazione ha l’obbligo di attivare un procedimento di controllo e verifica dell’abuso, della cui conclusione deve essere dato motivato conto.

La conformità urbanistico/edilizia di un manufatto implica anche l’idoneità sismica dell’immobile, facendo capo tale verifica al Comune nell’ambito del generale potere di vigilanza spettante agli uffici tecnici comunali ex art. 27 del d.P.R. n. 380 del 2001, nonché del potere di vigilanza sull’osservanza delle norme in materia antisismica di cui all’art. 103 del d.P.R. n. 380 del 2001.