Tar Puglia, Bari, sez. I, 9 giugno 2023, n. 867

Pianificazione urbanistica – Proposta di modifica da parte di privati – Obbligo del Comune di provvedere – Vincoli espropriativi

In caso di presentazione da parte dei privati di una proposta di modifica degli strumenti urbanistici vigenti, l’Amministrazione non è tenuta ad attivare la relativa procedura.

In particolari casi, sussiste l’obbligo del Comune di provvedere alla ripianificazione dell’area, ovvero quando essa riguardi la destinazione da conferire alle c.d. “zone bianche”, tali divenute a seguito della decadenza di vincoli destinati all’esproprio e quando il privato sollecita la definizione di una pianificazione attuativa, specie quando essa può essere proposta su istanza di parte.

Non sono annoverabili tra i vincoli espropriativi quelli derivanti da scelte urbanistiche realizzabili anche attraverso l’iniziativa privata: i vincoli che comportano una destinazione, anche di contenuto specifico, realizzabile ad iniziativa privata o mista pubblico-privata, per la quale non è necessaria una espropriazione devono essere ritenuti di tipo conformativo e, come tali, non comportano un indennizzo e non decadono al decorso del quinquennio, per cui non sussiste un obbligo di ritipizzazione da parte del Comune.